Mi sembra d'obbligo iniziare con il luogo che fa da sfondo sia alla saga del flashback, con protagonista il vecchio Nurarihyon, che la saga attuale, con protagonista il moderno Hyakki Yakou.

Kyōto è una città del Giappone di quasi 1,5 milioni di abitanti, che nel passato è stata capitale del paese (e da alcuni è ancora considerata tale) per più di un millennio (precisamente dal 794 al 1868) e che è oggi il capoluogo dell' omonima Prefettura. La città, nota anche come "la città dei mille templi", essendo stata quasi interamente risparmiata dalla seconda guerra mondiale, è considerata il più grande reliquiario della cultura giapponese, e per questo inserita nei siti protetti dall'UNESCO. È una sede universitaria di importanza nazionale e centro culturale di livello mondiale.
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Da ciò capiamo perchè il nostro Shiibashi Hiroshi, avvalendosi naturalmente anche dei fondamenti della mitologia giapponese stessa, abbia voluto ambientare una parte così importante della storia in questa città, talmente è affascinante nel suo mistero e ricca di storia.
Ma ora passerei ad analizzare due tra le principali sedi degli otto sigilli che, nel manga, formano la barriera anti-ayakashi di Kyoto.
Castello di Nijo
Il castello comprende due fortificazioni, il palazzo Ninomaru, il palazzo Honmaru, vari edifici di supporto e diversi giadini. L'area del castello è di 275.000 metri quadrati dei quali 8.000 occupati da edifici.
Breve storia
Nel 1601 Tokugawa Ieyasu, fondatore dello shogunato Tokugawa, ordinò tutti i feudatari del Giappone occidentale a contribuire nella costruzione del castello di Nijo. La costruzione del castello fu completata durante il dominio di Iemitsu Tokugawa nel 1626. Il castello serviva da residenza a Kyoto per gli shogun.
Nel 1867 il palazzo Ninomaru fu usato per la Declarazione dello shogun Tokugawa Yoshinobu in cui consegnò l'autorità alla corte imperiale. L'anno successivo il gabinetto imperiale si stabilì nel castello. Nel 1939 il castello fu donato alla città di Kyoto e l'anno successivo fù aperto al pubblico.

Tempio Fushimi Inari

Il tempio di Fushimi Inari è il quartier generale di circa 30.000 templi Inari sparsi in Giappone dove si prega la divinità della raccolta.
Inari è la divinità del riso mentre le volpi sono i suoi messaggeri. Molte statue raffiguranti una volpe possono quindi essere trovate all'interno del complesso.
Il tempio fu costruito in cima al monte Inari nel 711 dal clan Hata. Nel 852 l'imperatore rivolse le preghiere per avere le piogge e da allora messaggeri imperiali furono mandati al tempio in diverse occasioni.
Il tempio è reverito dalla gente comune come luogo della divinità per il buon raccolto e del commercio.
In tutta l'area del monte Inari innumerevoli torii sono stati posizionati sui sentieri che portano alle varie strutture del tempio. Questi torii sono stati donati nell'arco dei secoli dalla gente e commercianti.
Il padiglione principale fu devastato dalle fiamme durante le guerre Onin del 1467-1477. Ricostruito nel 1499 e in continua restaurazione è oggi un importante patrimonio culturale.
L'entrata principale fu donata da Toyotomi Hideoshi in seguito alla guarigione di sua madre

Il tempio di Fushimi Inari è particolarmente famoso per l'innumerevole numero di torii che coprono i sentieri dell'Inarisan (monte Inari), il monte alle spalle del padiglione principale.
Ci vogliono circa 2 ore per completare i sentieri.
Al giorno d'oggi molta gente ha ancora fede nel tempio come sede della divinità per la prosperità.
Grandi masse di visitatori arrivano al tempio durante il periodo dell'anno nuovo e festività quali il Hatsuuma (il primo giorno del cavallo) a febbraio, il festival di Inari del 3 maggio e la festa di Hitaki del 8 novembre.
foto&immagini by jappone.com
That's it, ragazzi...
Seppur piccola, spero vi abbia fatto piacere leggere questa rubrica, e magari vi abbia anche tolto qualche dubbio o saziato qualche vostra curiosità

Inutile aggiungere che qualsiasi altra domanda o informazione vogliate sapere sull'argomento, basta chiederla qui e vedrò quello che posso fare

Quando avrò tempo, poi, magari mi occuperò anche di qualche altro focus on, per analizzare qualche altro elemento di questo interessantissimo manga

Che altro aggiungere, se non...
See-ya next time!