NaruTaru e GTO sono manga di denuncia sociale, e Gantz non lo è, e fin lì ci siamo.Akikako ha scritto:Gantz è un survivel manga e come tutti i survivel è bello se i personaggi sono più normali possibili e la storia più semplice possibile e di fatti è così,una volta che si finisce una missione si ritorna alla vita normale,di temi profondi non ce ne stanno,non è come Narutaru,lì uno dei temi principali è quello del valore della vita e se tutti ne avessero il diritto ed è stato sviluppato per me in un modo eccellente,in un modo tale da farti veramente aprire gli occhi,poi c'è anche il tema del bullismo,il sacrificio per la persona amata,il rapporto tra genitori e figli,ecc,ecc.
Andando più in vasta scala,prendiamo GTO,lì,in un modo più o meno bene,prende in considerazione molti temi forti in chiave adolescenziale.
Gantz invece è sangue e vita reale,niente di più e niente di meno,se poi tu riesci a fare un saggio di filosofia con Gantz allora sei più bravo di me,non so che dirti
La storia è lineare, però non per questo è meno intricata: i misteri sono tanti, ed alcuni sono legati strettamente a molti dei temi affrontati dall'autore. Gantz stesso, l'inizio con Kato e Kei che muoiono e che però vengono salvati da questa strana macchina, di certo fa partire alcuni ragionamenti su cosa possa esserci dopo la morte, e se di vera morte si può parlare nell'ambito di Gantz. Poi si trattano anche i temi del suicidio, del valore della vita, e alcune denunce sulla società giapponese. Infine, inoltre, ultimamente ci sono stati parecchi rimandi a delle domande (e risposte) sulla presunta o meno esistenza di un Dio.
Insomma, io non pretendo di fare filosofia, però trovo che Gantz sia un manga terribilmente profondo. Diverso da NaruTaru, diverso da GTO (entrambi manga che ho adorato), però comunque molto profondo.